venerdì 26 ottobre 2012

Sapere e sapore hanno un'origine etimologica comune, entrambi vengono dal latino classico SAPERE che significa prima di tutto aver sapore.

Il sapere oltre ad essere fonte di saggezza è in primo luogo fonte di piacere. 
Stimo che il gusto che c'è nell'assaporare un frutto maturato su un albero in piena estate è lo stesso di quando si degustano le pagine di un libro o di un saggio ben scritti.
Sapere è un eccitazione quando ci si accinge a qualsiasi realtà che ci circonda con cuore aperto e mente recettiva.
Naturalmente è necessario educarsi a sentire il sapore dei cibi e delle bevande. Il vino si assaggia in modo ben definito per poterne discernere tutti gli odori. A volte abbiamo bisogno di tempo per poter apprezzare il sapore di una nuova spezia che non appartiene alla nostra tradizione culinaria...
Lo stesso vale per la cultura e per ogni forma del sapere.
 Abbiamo bisogno delle situazioni giuste e di un'educazione all'ascolto di questi nuovi e meravigliosi sapori che costituiscono il sapere e che sempre più sembrano allontanarsi dalla nostra tradizione cultu-culinaria.
Abbiamo necessità di non smettere mai di cercare il gusto della vita .

Valentina Ughetto

1 commento:

  1. "La scoperta di un manicaretto nuovo fa per la felicità del genere umano più che la scoperta di una stella" (Aforisma IX).
    Così scrive il magistrato Anthelme Brillat-Savarin.

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